Siete genitori monolingui a caccia di una nuova lingua? Avete ancora qualche indecisione? Cosa aspettate a buttarvi in questa avventura, recenti ricerche hanno messo in evidenza gli effetti benefici del bilinguismo precoce.
Parole, parole e parole, sembra facile a dirsi ma se siamo realmente orientati verso questa strada come dobbiamo agire?
Chiara
inizia a parlarmi di sé raccontandomi il suo percorso di studi, un diploma superiore che dovrebbe
garantirle la buona conoscenza dell'inglese e del
tedesco e invece non le lascia che una preparazione frammentaria e inadeguata.
Progetti per il futuro?
Passeremo l'estate in Inghilterra, i bimbi avranno la possibilità di frequentare una scuola di lingua.
Quali
suggerimenti puoi dare a chi ha voglia di intraprendere questa
fantastica avventura?
Parole, parole e parole, sembra facile a dirsi ma se siamo realmente orientati verso questa strada come dobbiamo agire?
Il Bilinguismo da genitori monolingui è un argomento interessantissimo ed è per questo che quando Chiara mi ha accennato la sua storia non ho avuto indecisioni e ho subito pensato che dovevo darle voce:
il suo è un Bilinguismo Intelligente !
il suo è un Bilinguismo Intelligente !
Chiara mi ha colpito per la sua scelta di vita familiare, lei ha avuto coraggio e ha puntato tutto sull'INGLESE.
Alberto,
il marito, laureato in Ingegneria gestionale, lavora come
consulente all'estero dove utilizza quotidianamente l'inglese.
E'
così che una mamma con un marito forse più preparato di lei
sull'inglese ma molto assente a causa delle trasferte di lavoro in
Germania ,si pone un interrogativo:
"In
una realtà che richiede e richiederà sempre più la disponibilità
a viaggiare e il sapersi adattare alle varie culture/lingue non è il caso di puntare tutto sull'inglese?"
Come è nata questa idea?
Dalle esperienze personali mie e di mio marito è nata la decisione di avviare i
nostri figli all'apprendimento delle lingue, inglese in primis, il
prima possibile, in un in un'eta' in cui i
bambini imparano velocemente, spinti dalla loro stessa curiosita', e
non devono impegnarsi e quindi fare fatica.
Ma
scendiamo nel dettaglio per capire al meglio qual'è stato il
percorso iniziale seguito da questa super mamma.
Martina
ha iniziato a frequentare la " Helen Doron early English School"
che aveva 14 mesi e grazie ad un'insegnante meravigliosa e ad un
metodo basato sul gioco, sulla musica e sulle rime, nel giro di un
paio di mesi eseguiva semplici comandi quali:" close the door",
" put the toy on the table", "crowl on the carpet"
etc...e prima dei 2 anni formulava le prime frasi con una naturalezza
incredibile.
A casa, mamma Chiara ha cominciato a chiamare gli oggetti di uso comune e le azioni del vivere quotidiano con il loro nome in inglese, ha sostituito i libri di fiabe con altrettanti " very first reading books" attingendo alle innumerevoli proposte della casa editrice Usborne e ha cambiato la lingua (grazie a Sky) ai cartoons che i bambini guardavano con piu' interesse, i famosissimi e interattivi "Dora the explorer", "Team Umizoomi" e "Bubble Guppies".
A casa, mamma Chiara ha cominciato a chiamare gli oggetti di uso comune e le azioni del vivere quotidiano con il loro nome in inglese, ha sostituito i libri di fiabe con altrettanti " very first reading books" attingendo alle innumerevoli proposte della casa editrice Usborne e ha cambiato la lingua (grazie a Sky) ai cartoons che i bambini guardavano con piu' interesse, i famosissimi e interattivi "Dora the explorer", "Team Umizoomi" e "Bubble Guppies".
Martina
come ha accolto questi cambiamenti?
Non
ho riscontrato nessuna resistenza da parte di Martina: inizialmente
capitava mi chiedesse di rimettere il programma in italiano, cosa che
facevo senza problemi, poi non l'ha piu' chiesto, anzi, adesso che ha
4 anni e mezzo preferisce il cartone in lingua originale e quando
gioca si rivolge alle sue bambole in inglese.
"A detta delle insegnanti e di chi la sente parlare per la prima volta
e' bilingue al 100%.”
Per
Nicolo', che ora ha quasi 3 anni, l'inglese e' naturale tanto quanto
l'italiano: l'ha sentito parlare dalla nascita e ha seguito la sua
prima lezione con la sorella quando aveva solo 4 giorni.
Prima
di iniziare l'avventura del bilinguismo hai avuto qualche dubbio?
Inizialmente
era tanta la voglia di partire con questa nuova avventura quanti i
dubbi che mi tormentavano:
- La bimba deve ancora imparare l'italiano, fara' confusione con due lingue?
- A cosa serve portarla ad un corso di un'ora a settimana se poi uscendo di casa l'unica lingua che sente e' l'italiano?
Per
gestire al meglio la presenza di 2 lingue in casa, uno dei due
genitori deve sempre rivolgersi al bambino nella lingua del paese in
cui vive, mentre l'altro nella lingua "aggiunta". Il
problema nel mio caso era che mio marito, che padroneggia l'inglese
sicuramente meglio di me, era a casa solo nel weekend....come dovevo
fare?
Alla
fine mi sono detta che, anche se avessi sbagliato un verbo ogni
tanto, avrei comunque fatto a mia figlia un
regalo senza prezzo, cosi' mi sono buttata e ho seguito i
progressi di Martina giorno dopo giorno, e devo dire che tutti i
dubbi si sono rivelati senza fondamento: l'apprendimento dell'inglese
seguiva il suo corso senza ostacolare/inibire quello dell'italiano.
Ma qual'è il bilinguismo che Chiara ogni giorno propone a Martina e Nicolò, che hanno rispettivamente 4,5 e 2,5 anni?
Al momento Martina e Nicolo' frequentano un asilo in cui le insegnanti sono bilingue, si divertono a parlare inglese e comprendono i programmi televisivi e da qualche mese giocano un'ora a settimana con una ragazza che si rivolge loro esclusivamente in Tedesco e la cosa incredibile e' che intuiscono il senso delle frasi e rispondono correttamente in inglese.
Al momento Martina e Nicolo' frequentano un asilo in cui le insegnanti sono bilingue, si divertono a parlare inglese e comprendono i programmi televisivi e da qualche mese giocano un'ora a settimana con una ragazza che si rivolge loro esclusivamente in Tedesco e la cosa incredibile e' che intuiscono il senso delle frasi e rispondono correttamente in inglese.
Progetti per il futuro?
Passeremo l'estate in Inghilterra, i bimbi avranno la possibilità di frequentare una scuola di lingua.
A
chi desidera seguire il nostro stesso percorso consiglio di non
affidarsi esclusivamente ad una scuola o ad un insegnante
madrelingua, ma di dotarsi di un buon dizionario cartaceo o meglio
ancora online ( i bambini sono curiosi e spesso chiedono termini e
significati che i genitori potrebbero non sapere) e di tanti libri
ben illustrati, magari con incluso il cd da poter ascoltare.
Quali
libri ci consigliate ?
Meravigliosi
i testi scritti da Julia Donaldson (The Gruffalo, The Snail and the
Whale, The Smartest Giant in Town, Room on the Broom...) in
collaborazione con Axel Scheffler e bellissimi, come prime letture, i
"pop up books" come "The Giraffe who
cock-a-doodle-doo'd" e " The Wide Mouthed Frog".
Ecco due libri in inglese che vi suggerisce "Mamma LeggiAmo insieme"...
-Bears è un albo in inglese che ho comprato al mio bimbo ed è dotato di cd in lingua
-You è un libro dolcissimo che ho conosciuto a Bologna Children's Book Fair 2014 nel padiglione della casa editrice Scholastic
Siete interessati ad approfondire l'argomento? Vi consiglio un titolo che parla chiaro...
"Guida per genitori di bambini bilingui", scritto da Barbara Abdelilah-Bauer, Raffaello Cortina Editore
Grazie a Chiara, mamma ammirevole, speriamo possa essere d'esempio per tutte noi ;-)
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